Charlie Gard (Family handout/PA Wire)

I genitori di Charlie Gard si arrendono: "È troppo tardi"

Redazione

Chris Gard e Connie Yates sono arrivati alla Corte Suprema in lacrime: "Non c'è più tempo". Ritirata la richiesta di trasferimento del piccolo Charlie per una cura sperimentale negli Stati Uniti

Charlie Gard sarà lasciato morire: anche i suoi genitori avrebbero preso la decisione straziante di interrompere la loro campagna per portare il figlio di 11 mesi negli Stati Uniti. In America il bambino avrebbe potuto essere sottoposto a una cura pionieristica per trattare la rara malattia genetica da cui è affetto, la sindrome da deplezione del Dna mitocondriale. Chris Gard e Connie Yates sono arrivati alla Corte Suprema in lacrime: "Non c'è più tempo" hanno dichiarato e hanno ritirato la richiesta di trasferimento del piccolo Charlie. Il giudice dell'Alta Corte aveva fissato, a partire da oggi, due giorni di audizioni per esaminare nuovi elementi e stabilire se il bimbo andasse trasferito negli Stati Uniti per tentare la terapia alternativa.

Grant Armstrong, il legale della coppia, ha spiegato che per il “povero Charlie è troppo tardi. Il danno è stato fatto. Purtroppo la finestra dell'opportunità non esiste più. I genitori hanno preso una decisione estremamente difficile”.

 

 

Il 21 luglio scorso era stato effettuato l’ultimo esame medico, una risonanza magnetica ordinata in vista dell’eventuale trasferimento del bambino negli Stati Uniti. I medici del Great Ormond Street, l’ospedale di Londra dove è ricoverato, hanno sostenuto che l’esito conferma “una lettura molto triste” della situazione clinica del piccolo. E restano dell'avviso che un nuovo trattamento sarebbe inutile a causa dei gravi danni al cervello e che quindi sarebbe meglio staccargli la spina. Le dichiarazioni di Katie Gollop, la rappresentante legale dell’ospedale, hanno scatenato l’ira del papà di Charlie, che non ha esitato a definire “malvagia” l’avvocato difensore per aver reso pubbliche informazioni cliniche prima che venisse informata la famiglia.

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