Perché il 14enne che balla la Macarena a Jeddah non è un eroe

Antonio Gurrado

Un ragazzo obeso e sciatto che balla per strada in Arabia Saudita mette alla prova l'islam moderato

No, non è un eroe - nonostante che alcuni lo abbiamo pavlovianamente proclamato sui social - il quattordicenne che attraversando la strada a Gedda s’è messo a ballare la Macarena di fronte ad auto ferme al semaforo, per lo stupore e l’ira dei guidatori sauditi. È tutt’al più un’epitome dell’occidente odierno, obeso e sciatto, con la polo a bande orizzontali non abbinata ai bermuda di una tuta Nike, cuffiona sulle orecchie e ai piedi, santo cielo, le Crocs.

 

 

Ripreso da un video che è divenuto virale, il quattordicenne sciamannato si dimena, si diverte, forse è felice e cammina - oltre che sulle strisce pedonali - sull’esile filo divisorio fra inconsapevolezza e provocazione, ribellione e cazzonismo. Non è un eroe, non è un David che balla la libertà in faccia al Golia dell’intolleranza, non è l’incrocio fra X Factor e piazza Tien An Men. È magari un fatterello di cronaca che a futura memoria potrà servire da esemplificazione dei rapporti con l’islam moderato, visto che, anziché investirlo, si sono limitati a rinchiuderlo nelle galere dell’Arabia Saudita.

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