A proposito della superiorità degli animali rispetto agli uomini

Antonio Gurrado

A Zanzibar turisti pagano per guardarli addentrandosi nella foresta, facendosi largo fra le fronde, inciampando, stupendosi e fotografando col selfie stick. Gli animali invece...

Buonasera, sono un raro esemplare di colobo rosso; per i profani, sono una scimmietta dal manto vermiglio e dalle lunghe basette che si riscontra solamente in una foresta di Zanzibar. Per esplorarla i turisti sborsano qualche migliaio di scellini tanzaniani, e solo i più arguti si accorgono della chiara scala gerarchica che questa valuta racchiude: sulla banconota da mille c’è un ritratto del maestro di anticolonialismo Julius Kambarage Nyerere, su quella da duemila c’è un ritratto del leone, su quella da cinquemila c’è il rinoceronte e sulla diecimila l’elefante. È innegabile d’altronde che l’elefante sia più grande del rinoceronte, il rinoceronte del leone, e così via. Se poi qualcuno dovesse avere ancora dubbi sulla superiorità degli animali rispetto agli uomini, gli basta considerare quanto segue. I turisti pagano per guardarci addentrandosi nella foresta, facendosi largo fra le fronde, inciampando, stupendosi e fotografando col selfie stick; taluni addirittura noleggiano barchette malsicure per solcare l’Oceano Indiano e raggiungere un’isoletta qui vicino onde visitare un centinaio di secolari tartarughe giganti, e ammirarle mentre rilasciano commisurati escrementi. Noi animali guardiamo invece i turisti gratis, comodamente a casa nostra.

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