Renzi cambia le banche: "Le popolari con attivi sopra gli 8 mld diventeranno spa"

Redazione

"In Italia troppi banchieri e troppo poco credito", dice il presidente del Consiglio. 10 saranno gli istituti toccati dal decreto, esenti le banche di credito coperativo e le popolari più piccole.

"Interveniamo sulle popolari con attivi sopra gli 8 mld, si tratta di 10 istituti di credito". Le banche popolari più grandi si trasformeranno in spa, ha annunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi al termine del consiglio dei ministri, sottolineando come sia necessario "aprirsi ai mercati e all'innovazione. Il nostro sistema bancario è solido, sano e serio ma deve cambiare". Il premier ha però annunciato che questo intervento non toccherà né le banche di credito cooperativo, né le popolari più piccole. Le banche avranno 18 mesi di tempo per effettuare il passaggio.

 

"Si tratta di una grande novità", ha detto Renzi. "Il governo è entusiasta per il fatto che nonostante tutte le polemiche, considerazioni, consigli più o meno disinteressati, noi andiamo avanti nella convinzione che se la politica fa quello che deve fare l'Italia si rimette in moto".

 

La Borsa ha premiato gli interventi dell’esecutivo. Dopo la corsa di ieri gli acquisti sulle popolari sono rimasti sostenuti: la Banca popolare dell’Emilia Romagna è salita del 7 per cento finale sfiorando quota 6 euro, il Banco popolare del 5,6 per cento. Bene anche Mps, che guadagna il 3,1 per cento a quota 0,49 e Ubi (+3,1 per cento). Cauta invece  Carige (+1,5per cento) mentre in leggero calo la Banca popolare di Milano, scesa dello 0,66 per cento a un prezzo di 0,67 euro.

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