Silvio Berlusconi (foto LaPresse)

E se alla fine Berlusconi...

Andrea Marcenaro

Viene talora massacrata dalla plebe, la politica, mentre essa s’ammazza di studio e di fatica per rendere cittadino il plebeo

La politica è passione. Primo. Secondo, è servizio. E’ altruismo, ma non quello della San Vincenzo, del buonismo spicciolo, è l’altruismo espresso nel modo più complesso e più colto. L’autentica carità. La freddezza razionale del cervello, messa a disposizione del cuore. Viene talora massacrata dalla plebe, la politica, mentre essa s’ammazza di studio e di fatica per rendere cittadino il plebeo. E certo che può sbandare, la politica, negare la propria origine o l’essenza stessa del proprio esistere. A cicli, succede, ma sono solo cicli. Ciò che vorremmo sapere, in altri termini, è presto detto. Metti che l’Amor nostro non sia più il Nostro amor e che, straziati dentro, ce ne dovessimo separare per onorare al meglio la maestà della politica. Nel caso, ci tocca quel milioncino e quattro al mese, o da ieri ciccia?

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.