Il luogo dove è stato ritrovato il corpo di Noemi Durini (foto LaPresse)

Il Corriere e il senso di colpa per Noemi

Andrea Marcenaro

Se c’è una cosa utile da coltivare nell’occidente in generale, ma in Italia in particolare, è il senso di colpa

Se c’è una cosa utile da coltivare nell’occidente in generale, ma in Italia in particolare, è il senso di colpa. Che sia diretto, tra l’altro, croccante, possibilmente sul fatto del giorno. Come ieri sul Corriere: “Che cosa non abbiamo fatto, noi, per Noemi? Resteranno una madre che ha cercato di alzare lo scudo dell’autorità a protezione di sua figlia e un padre che ha aiutato il figlio a cancellare le tracce. E restiamo noi che, in un rito spaventoso, ci domandiamo che fare”. Ineccepibile. Solo la cosa in fondo: che “ci domandiamo cosa fare in questo rito spaventoso”, pregherebbesi Barbara Stefanelli di chiederlo a sua sorella.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.