Beppe Severgnini (foto LaPresse)

Tutti rinnegano Joe

Redazione

Dopo le sue girls, Servegnini scaricato anche da Boschi, Lotti e Cairo. Sandro Mayer tutta la vita

Bau-Sette-tè! E’ la serie. Servegnini direttore, disperato è l’editore. Tutti rinnegano Servegnini. Dopo Stefania Chiale, la bionda che nega di essere l’assistente di Joe, tra le Servegnini’s girl squilla la presa di distanza di Maria Etruria Boschi. La sottosegretaria, regina indiscussa del Giglio Magico, scrive a Dagospia e prende le distanza da Joe.

  

Bau-Sette-tè! Servegnini direttore, disperato è l’editore. Definitiva la Boschi: “Con lui solo una fugace stretta di mano. Non è vero che ha affrontato a mani nude gli obbligazionisti inferociti con la banca del mi’ babbo; se fosse stato per lui mi avrebbero già cosparso di pece e rotolata nelle piume: se ne stava a farsi lisciare la frangetta da suora laica da Luca Lotti”.

 

Bau-Sette-tè! Servegnini direttore, disperato è l’editore. Tutti rinnegano Joe. Anche Lotti scarica Servegnini. Il ministro dello Sport scrive a Dagospia e precisa: “Smentisco categoricamente che il signor Servegnini possa essere il nuovo fantino del Nicchio al Palio dell’Assunta; forse avrà potuto far credere a Urbano Cairo di avere qualità per dirigere Sette ma di metterlo in sella, qualunque essa sia, non se ne parla. Al Nicchio non vogliamo stare altri trent’anni senza vittoria…”.

 

Bau-Sette-tè! Servegnini direttore, disperato è l’editore. Punto sul vivo, Cairo nega l’evidenza, dichiara di non aver mai nominato Joe alla guida di Sette, si fa riconsegnare i blocchetti di buono taxi Milano-Crema, e si spertica in vivi elogi di Pierluigi Vercesi, il purtroppo silurato direttore del settimanale di via Solferino.

 

Bau-Sette-tè! Servegnini direttore, disperato è l’editore: “Mai”, dice Cairo – ma pur tradendo uno sguardo atterrito – “mi sarei privato di un serio professionista come Vercesi per mettermi nelle mani di un mitomane in impermeabile e frezza da monaca di casa!”.

 

Bau-Sette-tè! Servegnini direttore, disperato è l’editore. Ma il fatto è fatto e per meglio defenestrare Joe – rinnegato da tutti, anche dalla Regina Elisabetta – Cairo si fa forte di autorevoli prese di posizione, su tutte quella dell’Associazione Suore Laiche che in un durissimo comunicato scomunica Servegnini: “Ha fatto fortuna grazie a noi ma l’abbiamo cacciato dal convento come lo sciagurato Egidio”.

 

Bau-Sette-tè! Servegnini direttore, disperato è l’editore. Anche i produttori di impermeabili lo disconoscono: “Non intendiamo più associare la nostra immagine a lui, l’unico a riuscire a fare della naturale eleganza del soprabito, una caricatura”. E anche i maniaci, da Hyde Park a Villa Borghese, fanno sentire la propria voce: “Non intendiamo più associare la nostra immagine e i nostri impermeabili alle sue perversioni, tipo masticare l’erba del vicino e disturbare i nostri sopralluoghi ai giardinetti”.

 

Bau-Sette-tè! Servegnini direttore, disperato è l’editore. Il ritorno di Vercesi, intanto, tranquillizza gli inserzionisti pubblicitari che tornano sulle pagine di Sette per il sollievo di Urbano: “Chissà cosa mi era preso ad affidare un giornale a Joe?”. Ed è un percorso d’introspezione complicato assai per Cairo, arrivare a capire il perché di questo abbaglio.

 

Bau-Sette-tè! Servegnini direttore, disperato è l’editore. Ed è perciò che si affida a Marcel, ovvero Marcello Sorgi, che nei giorni pari si offre all’ascolto di Cairo nella veste di confessore, mentre nei giorni dispari in quella di psicoanalista (provocando un urto di rabbia in Gianni & Riotto detto Johnny, eterno secondo rispetto a Marcel, anche nel ruolo di padre priore…).

 

Bau-Sette-tè! Servegnini direttore, disperato è l’editore. Colpo di grazia. Il ripudio di Joe si consuma in un’apoteosi in vero drammatica. Colpo di scena: Lucianino Fontana, l’attuale direttore del Corriere della Sera, affida a Stefania Chiale – la famosa bionda di cui sopra – l’editoriale di domani che Nove Colonne ha in anteprima. Prende tutte le distanze possibili dal suo “sedicente” pigmalione, insorge e lo disconosce: “Mi sono fatta da me; e poi, per dirla con Martina Stella nei giorni più cupi di Lapo Elkann, posso ben dire che ci dividono stili di vita diversi”.

 

Bau-Sette-tè! Servegnini direttore, disperato è l’editore. Urbano Cairo non più mani da mordersi per punirsi dell’errore e dopo aver chiesto cento volte perdono a Pier Luigi Vercesi scrive anche lui una lettera a Dagospia: “Sandro Mayer tutta la vita!!!”.

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